A cura di Maurizio Cristofolini.
Cagliari / Milano, 4 giugno 2015 — Andrea Mura compie un passo concreto verso la sfida epica del Vendée Globe, una circumnavigazione completa in solitario senza scali e senza assistenza. Lo scafo della sua nuova barca, un Imoca 60 costruito appositamente per l’occasione, sta per essere estratto dal suo stampo, una tappa molto importante nella realizzazione di una barca, e verrà presentato alla stampa il 10 giugno prossimo, presso i Cantieri Persico Marine a Nembro (BG).
Andrea Mura è un navigatore italiano noto a livello mondiale. La sua brillante carriera sportiva è iniziata sulle derive e le classi olimpiche, è proseguita sui maxi yacht e sul Moro di Venezia in Coppa America, ed è coronata da alcune grandi vittorie in solitario nelle regate oceaniche. Andrea è stato consacrato due volte dal titolo di “Velista dell’Anno”.
L’imbarcazione con cui correrà Mura è un IMOCA 60 (International Monohull Open Classes Association, lunga 60 piedi, ossia 18.28 metri), la più lunga delle imbarcazioni della categoria Yacht e la prima realizzata appositamente per uno sfidante italiano del Vendée Globe. La barca è stata progettata dai migliori designer del settore, Verdier/VPLP, e costruita da Persico Marine, il cantiere italiano di Nembro (Bergamo) tra i più rinomati del mondo. Il varo della barca è previsto per agosto 2015. La prima sfida di Andrea Mura e del suo nuovo IMOCA 60 sarà la Transat Jacques Vabre, con partenza il 25 ottobre da Le Havre, in Normandia, e arrivo a Itajai, Brasile.
“Partecipare al Vendée-Globe è il sogno di ogni velista oceanico – spiega Mura – Ho lavorato duro per creare l’opportunità di cimentarmi con questa impresa mitica, e sono fiero di essere il primo skipper italiano a gareggiare su un Imoca nuovo realizzato appositamente”.
La Vendée-Globe è una grande avventura umana, sportiva e tecnologica: denominata l’Everest dei velisti, porta allo stremo le capacità psico-fisiche e tecniche dei partecipanti. La gara comincia e si conclude a Les Sables-d’Olonne, nota località balenare sulla costa atlantica francese situata nel dipartimento della Vendée. Il tragitto è una circumnavigazione sul percorso della clipper route: da Les Sables-d’Olonne, si scende per l’Oceano Atlantico fino al Capo di Buona Speranza, navigando poi in senso orario attorno all’Antartide e lasciando a sinistra Cape Leeuwin e Capo Horn, prima di risalire di nuovo verso Les Sables d’Olonne. La gara partirà il 6 Novembre 2016 e si concluderà a Febbraio 2017: è studiata in modo che i partecipanti possano affrontare i Mari Antartici durante l’estate australe.
Andrea ha ottenuto finanziamenti da alcuni sostenitori privati per la costruzione del suo IMOCA 60 e ricerca attualmente sponsorizzazioni per proseguire la sua impresa, che consiste in un programma sportivo di 4 anni con le principali regate del circuito internazionale (Fastnet, Route du Rhum, Barcelona World Race, etc…) e soprattutto il Vendée Globe, l’unico evento velico in grado di raggiungere decine di milioni di utenti su web e media tradizionali con una copertura televisiva superiore ai Mondiali di calcio.
Un po’ di storia….
Andrea Mura nasce a Cagliari il 13 settembre 1964. Dall’età di 14 anni si dedica alla vela agonistica,collezionando successi e record nelle classi più diverse, che comprendono dieci titoli italiani e numerosi titoli europei nella classe 420, il titolo mondiale Juniores 470, due campagne olimpiche in 470, una in Tornado.
Nel 1988 gareggia con il Moro di Venezia per la Coppa America, vincendo due campionati del mondo, uno in Coppa e uno nella classe 50 piedi, e una Louis Vuitton Cup.
Andrea Mura non è solo un grande atleta: già fondatore della Veleria Andrea Mura Sail Design, Andrea sviluppa soluzioni tecniche innovative che gli valgono l’Oscar come “Miglior Velaio 2005”.
Nel 2010 Andrea lancia una nuova sfida votandosi alla vela d’altura a bordo di Vento di Sardegna, un formidabile Open 50. Vince la Route du Rhum, famosa regata transatlantica in solitario che si svolge ogni quattro anni, 3.543 miglia a traverso le fredde acque del Nord Atlantico, fino ai Caraibi. Con questa vittoria, Andrea è il primo italiano ad entrare nella leggenda.
Andrea replica nel 2012 con vittoria e record sia nella Twostar, sia nella Quebec – S. Malò.
Nel 2013, Affronta e vince la terribile Ostar, 3000 miglia a temperature polari dall’Inghilterra agli Stati Uniti, la più dura delle regate in solitario perché controvento e controcorrente.
Andrea ha vinto nel 2014 (per la seconda volta) il Premio “Velista dell’Anno”.
A novembre 2014 ha concluso al secondo posto (primo dei monoscafi) la Route du Rum 2014 – Destination Guadeloupe in “Rhum Class”.
Andrea Mura fa ora “rotta sul Vendée Globe 2016”: con la costruzione di un’imbarcazione nuova, un IMOCA 60, tenterà l’assalto alla famosa gara nota come “l’Everest dei Velisti”.
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