Testo a cura di: M. Cristofolini
Foto di: Imagina e Trevor Wilkins
Milano, 15 gennaio 2014
Maserati e Giovanni Soldini tagliano il traguardo a Rio . E’ RECORD!
Alle ore 23.29 GMT del 14 gennaio (le h 21.29 locali e le h 00.29 italiane del 15 gennaio) Maserati ha tagliato la linea del traguardo della 14a edizione della Cape2Rio, aggiudicandosi la vittoria e stabilendo il nuovo record di velocità della regata. Giovanni Soldini e il team di Maserati hanno compiuto le 3.300 miglia di percorso tra Cape Town e Rio de Janeiro in 10 giorni, 11 ore, 29 minuti, 57 secondi. A bordo, insieme a Soldini, un team internazionale di nove persone: gli italiani Guido Broggi, Corrado Rossignoli e Michele Sighel; il tedesco Boris Herrmann; lo spagnolo Carlos Hernandez; i francesi Jacques Vincent e Gwen Riou; il danese Martin Kirketerp Ibsen; e per la prima volta il monegasco Pierre Casiraghi.
Il record precedente apparteneva a Zephyrus IV, un maxi americano di 74 piedi che nel 2000 ha compiuto il percorso in 12 giorni, 16 ore e 49 minuti.
Ma vediamo in breve com’ è andata questa regata fin dalla partenza.
Cape Town, 4 gennaio 2014
Soldini con altri 9 uomini d’equipaggio sono partiti il 4 gennaio 2014 da Cape Town su Maserati, un ex VOR 70 della Volvo Ocean Race per percorrere le 3.300 miglia nautiche fra Table Bay, Cape Town (Sudafrica), e Rio de Janeiro (Brasile). Tra le 37 barche che sono schierate alla partenza (Maserati è l’unico 70 piedi presente) ci sono un open 60 sudafricano Explora e un 52 piedi australiano Scarlet Runner, le uniche che potrebbero dare del filo da torcere a Maserati.
La prima Cape2Rio fu vinta da Robin Knox-Johnston su Ocean Spirit che si aggiudicò la prima edizione con il tempo di 23 giorni e 42 minuti, vide 59 barche schierate alla partenza. Pen Duick III, capitanato da Eric Tabarly, concluse la regata al quarto posto.
Cape Town, 4 gennaio 2014
Nella Table Bay, proprio davanti all’omonima montagna, che è stata inclusa fra le sette meraviglie del mondo, sono sfilate sotto un cielo limpido le 36 imbarcazioni che partecipano alla regata.
Un leggero vento da nord ovest, sui 6-8 nodi, ha accompagnato la partenza della regata ma “a partire da stanotte la situazione meteo diventerà molto critica per il passaggio di un fronte freddo con venti da sud stabili sui 50 nodi con raffiche oltre i 60” dicono da Maserati.
Cape Town, 5 gennaio 2014
Nella notte il fronte freddo per fortuna è stato meno violento del previsto con raffiche a 40 nodi invece dei 60 attesi, ma ha messo a dura prova barca e equipaggio.
Vento e onde hanno spezzato un palo dello stacking, che serve a sostenere le vele adagiate sulponte. Il palo ha sfondato il ponte provocando un buco da cui è entrata moltissima acqua. Il buco è stato prontamente riparato con un tappo di monolitico di carbonio fissato al ponte con della colla strutturale a presarapida e quattro viti portanti. Ma gli interni di Maserati sono fradici.
“C’è un mare pazzesco e raffiche di vento fortissime“, racconta Soldini da bordo. “E per di più diluvia. Siamo un po’ preoccupati per le altre barche; a differenza di Maserati che è solida e da corsa, ci sono anche imbarcazioni piccole, non preparate, che partecipano alla Cape2Rio. Ora stiamo navigando con tre mani e la tormentina. Queste condizioni così dure rimarranno stabili per le prossime 12 ore, poi si vedrà“.
Alle h 13 GMT Maserati si trova in prima posizione in tempo reale a 3.100 miglia da Rio (su 3.300 miglia complessive), seguita a 25 miglia di distanza dal 52 piedi australiano Scarlet Runner e a 30 miglia dall’open 60 sudafricano Explora.
Cape Town, 6 gennaio 2014
La notizia è purtroppo ufficiale ed è stata diramata dagli organizzatori della Cape2Rio Yacht Race. Ieri, nel pomeriggio, durante la terribile tempesta che ha colpito i partecipanti della regata una tragedia ha colpito l’equipaggio del Bavaria 54 Bille. Verso le h 15 il team angolano, capitanato da Luis Manuel De Oliveira Da Silva e con a bordo l’armatore Sybille Marion Doeker Correira Da Silva, ha avvertito il comitato di regata segnalando la presenza di feriti a causa del disalberamento provocato dalle raffiche di vento a 50 nodi e dichiarando anche la morte di un membro dell’equipaggio, di cui non si conosce ancora l’identità.
Oltre a Bille, parecchie altre imbarcazioni hanno segnalato avarie e chiesto soccorsi: il Miura sudafricano Ava ha lanciato un SOS via Epirb ieri verso le h 16 e da allora non si hanno notizie. Black Cat (un Didi 38 sudafricano) ha rotto un asse del timone e non può proseguire la regata. Peekay (un Beneteau 51 sudafricano) sta facendo rotta a motore verso Saldanha Bay per problemi alle vele, come il Charger sudafricano Fti Flyer. Su Isla (Wilderness sudafricano) un piccolo incendio dell’impianto elettrico è stato prontamente domato. Il Vickers 41 Avanti (Sud Africa) sta tornando verso Cape Town.
Milano, 7 gennaio 2014
Ha un nome il velista scomparso due giorni fa durante la 14a edizione della Cape2Rio. Si chiamava António João Bartolomeu, 47 anni, tecnico del suono della radio nazionale angolana con la passione della vela nel sangue. Era a bordo del Bavaria 54 Bille (una delle due barche angolane partecipanti per la prima volta alla Cape2Rio) quando il 5 gennaio, al largo di Cape Town, è stato sbalzato in mare durante la terribile tempesta. Recuperato a bordo dai compagni ormai privo di sensi, è morto poco dopo probabilmente per ipotermia. Tutte salve le imbarcazioni che avevano lanciato gli SOS.
Milano, 8 gennaio 2014
Maserati prosegue la sua cavalcata nel sud Atlantico sempre in testa alla flotta della Cape2Rio Yacht Race. Ancora 2.000 le miglia da percorrere fino all’arrivo a Rio de Janeiro. Aumentati i distacchi dai due avversari .
Maserati si è ormai lasciata alle spalle la tempesta e naviga in testa alla flotta verso l’aliseo con 15-16 nodi di vento. In seconda posizione, a circa 150 miglia di distanza, l’Open 60 sudafricano Explora, e in terza, a circa 160 miglia di distanza, il 52 piedi australiano Scarlet Runner.
“La strada per Rio de Janeiro è ancora lunga, ci mancano 2.400 miglia”, spiega Giovanni Soldini. “Ma le miglia che dobbiamo fare sono molte di più perché dobbiamo girare intorno all’alta pressione del sud Atlantico allungando la rotta quanto basta per non finire nel vento leggero o nelle sue calme. Con spi in testa e randa piena, ancora scossi al pensiero del velista scomparso, avanziamo a strambate verso est”.
Maserati vola a 20 nodi di velocità nell’aliseo dell’Atlantico del sud con una ventina di nodi di vento, dopo aver macinato due terzi del percorso della Cape2Rio. Ancora 1.150 miglia (su 3.300) da compiere per la barca italiana. Sempre più distanti i suoi inseguitori.
A bordo di Maserati l’equipaggio se la deve vedere con problemi allo spi. Lo spi da regata adatto a queste condizioni di vento, esploso nella notte tra l’8 e il 9 gennaio, è stato sostituito con un A3 di scorta, che continua a lacerarsi. “L’A3 è vecchio e continua a rompersi”, spiega Giovanni Soldini. “Quindi non ci resta altro da fare che tirarlo giù, riparare le lacerazioni e tirarlo su di nuovo. Finché regge… Per fortuna abbiamo a bordo un terzo spi, non adatto per scendere, ma nel caso ce lo faremo andar bene”.
Milano, 12 gennaio 2014
Maserati continua la sua cavalcata verso Rio de Janeiro, spinta dall’aliseo a 15-20 nodi di velocità. Sono 730 (su 3.300) le miglia ancora da compiere per l’equipaggio italiano, partito il 4 gennaio da Cape Town (SA).
L’arrivo a Rio de Janeiro è previsto il pomeriggio del 14 gennaio.
Milano, 13 gennaio 2014
“Stanotte abbiamo trovato molto meno vento del previsto”, spiega Giovanni Soldini. “Solo 12-15 nodi di vento da est, che presto dovrebbe girare a nord-est. Per fortuna adesso il vento sembra aumentare. Coincidenza vuole che tra 200 miglia incroceremo la stessa rotta che a bordo di Maserati abbiamo percorso esattamente il 13 gennaio di un anno, durante il record New York-San Francisco”.
Milano, 14 gennaio 2014
A dieci giorni esatti dalla partenza da Cape Town (SA), Maserati naviga a 16nodi di velocità a 180 miglia di distanza da Rio de Janeiro. Per battere il record della più lunga regata tra due continenti dell’emisfero sud Maserati dovrà arrivare a Rio de Janeiro entro le 4 del mattino GMT del 17 gennaio.
Le previsioni danno L’arrivo di Maserati all’alba del 15 gennaio. Il resto è storia recente.
La chiave di volta della regata è stata la scelta di girare attorno all’alta pressione con, al suo centro venti deboli e bonacce, una deviazione che ha allungato la regata di circa 600 miglia: una follia a pensarla sulla carta ma Soldini ha fatto la scelta vincente (eterno dilemma dei velisti: fare strada o fare velocita?) chi è andato dritto è caduto in bonaccia mentre Maserati procedeva sul bordo tra l’alta e la bassa pressione ad una velocità costante tra i 20 e i 25 nodi, tenuti fino al traguardo.
La sfida Cape Town-Rio è supportata da Maserati, partner principale che dà il nome alla barca, dalla banca svizzera BSI (Gruppo Generali) e dalle stesse Generali in qualità di co-sponsor.
I fornitori ufficiali della sfida sono Zegna Sport per l’abbigliamento, Vodafone Italia, per i servizi di telecomunicazione e la realizzazione del sito web ufficiale e Boero Bartolomeo S.p.A. che fornisce smalti e vernici per lo scafo.
A bordo di Maserati anche Eataly, per la cambusa a bordo, Beta Utensili, fornitore di tutti gli utensili professionali, Corderia Lancelin, fornitore di cime e cavi speciali, Jeppesen per la cartografia, B&G Navico che offre assistenza per gli strumenti, il Cantiere Picchiotti di La Spezia, base di Maserati a terra e l’Autorità portuale di La Spezia, base di Maserati in acqua.
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