Testo e foto di:  Maurizio Cristofolini

Veleggiando tra le isole greche dopo aver “saggiato” un po’ di meltemi, si giunge sempre in una baia riparata con mare calmo e una taverna che si specchia nell’acqua.

Le sedie sulla spiaggia e qualche polpo appeso ad essiccare. Vi sedete e chiedete uno spuntino. A qualunque ora del giorno, senza storie di cucina aperta o chiusa, in Grecia l’ospitalità è sacra e allora: 2 olive, un pomodoro (profumato!), qualche pescetto fritto o un pezzetto di feta con un po’ d’olio e origano e un bicchiere di vino bianco fresco… questo è quanto di meglio ci possa essere per una merenda in un mezzo pomeriggio d’estate e sentirsi nel cuore del mediterraneo. Saranno i 2500 anni di storia della cucina greca che inconsciamente ci soddisfano attraverso la semplicità dei loro grandi sapori.

– In un tegame fate rosolare 2 spicchi d’aglio tritato con dell’olio d’oliva

– Aggiungete il polpo che avrete precedentemente pulito (tolto il becco gli occhi, ben lavato con acqua e aceto) e tagliato in grossi pezzi (circa 200 gr per ogni commensale). Fate rosolare .

– Aggiungete una scatola di passata di pomodoro, un chiodo di garofano, una foglia d’alloro, un bicchiere di vino rosso, 3 o 4 cipolline novelle.

– Aggiungete dei semi di finocchio, se avete difficoltà a trovarli basteranno dei ciuffi di verde che si trovano sui finocchi freschi.

– Fate cuocere per 45 minuti a fuoco lento (tenete a lato dell’acqua bollente da usare nel caso il sugo asciughi troppo velocemente) poi aggiungete un po’ di prezzemolo, una manciata di olive nere, pepe e sale. Continuate con la cottura per qualche altro minuto, 4-5.

– Quando il sugo si sarà rappreso servite il polpo in un piatto di portata Accompagnandolo con delle patate bollite spruzzate di prezzemolo tritato .

Buon divertimento