Testo e foto di: Maurizio Cristofolini
Ormeggiati in soli 2 metri d’acqua, nella grande baia di Kale-Ukagiz, vicino all’isola di Kekova, soffriamo il caldo torrido d’agosto senza un filo d’aria nè per navigare nè per rinfrescare questo tardo pomeriggio. Sembra una giornata milanese avvolta nell’afa dove l’immagine del sole è alonato dall’umidità. L’unico refrigerio è una sorgente d’acqua dolce che sgorga dalle rocce a pochi centimetri dalla superficie del mare. Da qui esce un ruscello d’acqua gelida. Si dice che “un uomo non può considerarsi tale se non resiste sdraiato in quest’acqua almeno 5 minuti”. Ci proviamo, ma resistiamo solo pochi secondi. Non siamo abbastanza uomini… forse dovremmo chiamare un finlandese. Per distrarci dalla calura andiamo al villaggio a comprare del pesce per la cena. Visitiamo lo splendido sito archeologico con tombe Licie sparse a pochi passi dal centro del villaggio. Una visita d’obbligo ai negozi di tappeti e poi rientriamo per metterci ai fornelli. Ci cimenteremo in una ricetta turca per 4 persone: cefali con le verdure.
Mettiamo in una teglia un po’ di burro e un po’ d’olio a rosolare con delle cipolle tritate finemente. Aggiungiamo delle patate, delle carote e dei pomodori tagliati a cubetti insieme a 2 bicchieri d’acqua. Facciamo cuocere finchè le patate non saranno a 2/3 della loro cottura poi aggiungiamo degli spicchi d’aglio interi che toglieremo prima di servire (la ricetta ne prevede ben 8 ma per noi forse è un po’ troppo), sale, pepe e i cefali tagliati a pezzi trasversalmente eliminando teste e code. Cospargiamo il pesce di aneto e inforniamo per 20 minuti a 180°.
A fine cottura versiamo il succo di un limone, cospargiamo con del prezzemolo tritato fine e lasciamo raffreddare.
E’ un gustoso piatto freddo che va servito con dell’insalata.