Fermiamo il disastro

gennaio 27, 2016 in Barche & C., Curiosità, Vele d'epoca da admin

(Paros)

Testo a cura di:  Maurizio Cristofolini 

Foto di: Nikos Alevromytis www.hellenictraditionalboats.gr
www.naftotopos.gr

Quasi 10.000 pescherecci delle isole greche stanno per essere distrutti. Barche che per secoli hanno attraversato il Mediterraneo stanno andando incontro a un tragico destino, l’allarme sta crescendo e la distruzione pianificata di migliaia di imbarcazioni è già iniziata da tempo.

Quante volte in vacanza sulle coste greche abbiamo fotografato e ci siamo fatti fotografare davanti a queste barche coloratissime o quante volte ci abbiamo ormeggiato fianco a fianco. L’Europa sta attuando una politica restrittiva sulle licenze di pesca per limitare la pressione della pesca nei mari del Mediterraneo, pagando generosi contributi in compensazione a quei pescatori che per opportunità o per raggiunti limiti di età decidono di rendere la licenza, ma nella trattativa c’è la clausola di dover distruggere la barca in modo che non possa più essere utilizzata, neanche per uso turistico, pena il dimezzamento del contributo, ovviamente la crisi in tutto questo ci ha messo il suo carico.

Ad oggi più di 5000 barche sono state distrutte in Grecia, il numero più alto tra i paesi europei. Comunque la facilità con cui si è affrontato questo problema è sconcertante. Non avrebbero forse potuto con gli stessi soldi creare delle aree marine protette e lasciar stare le barche?

Se da un punto di vista ecologico l’operazione è comprensibile ( ma non ha risolto il problema dell’overfishing), drammatica è invece la situazione vista con uno sguardo rivolto alla storia, alle tradizioni. Con le barche scompariranno anche i mastri d’ascia, carpentieri e tutto l’indotto che lavora intorno alla costruzione e alla manutenzione.

Ora attivisti culturali hanno chiesto la fine della distruzione e la perdita del patrimonio culturale che caratterizza fortemente la Grecia. Il  Presidente dell’Associazione Culturale Amici delle  barche tradizionali (www.hellenictraditionalboats.gr), Nikolaos Emmanouil Kavallieros sta facendo un’azione pressante sul governo greco per proporre soluzioni alternative. Sappiamo benissimo che chi è sempre andato per mare non smetterà di certo e questa operazione finirà per riempire i porti di inguardabili  barchette di plastica.

Le  barche da pesca tradizionali, spesso dipinte a colori vivaci  che regalano un meraviglioso colpo d’occhio ai porticcioli greci, sono un bene nazionale da proteggere e non  possono essere spazzate via per decreto ma purtroppo questo durerà fino a tutto il 2016 e forse anche oltre.

                                    (Leros)

In Grecia circa 38.000 lavoratori nel settore pesca hanno già cambiato professione. La recente crisi economica ha portato ex pescatori occupati nella piccola pesca costiera a lavorare nell’ittiocoltura  e nell’industria di trasformazione. Così come sta crescendo il ritorno all’agricoltura, invertendo una tendenza che prima della crisi portava i lavoratori del settore agricolo ad abbandonare la campagna ma da  quanto i tassi di disoccupazione del Paese hanno raggiunto livelli record questo fenomeno si è decisamente invertito. L’agricoltura è la seconda più grande industria della Grecia un settore che dà lavoro a circa 550.000 persone, pari al 12,5 per cento della popolazione attiva.

Questa distruzione massiccia di caicchi comunque non cambierà la pressione della pesca sugli stock ittici del Mediterraneo perché i grandi pescherecci, che vengono non solo dai Paesi rivieraschi ma anche da fuori dal Mediterraneo, non hanno limitazioni e comunque stanno svuotando il mare come un’idrovora. Quindi tutto ciò che sta accadendo è assurdo e bisogna fare qualcosa per  salvare queste belle barche e fermare questa distruzione insensata.

Ma per fortuna qualcosa si muove,  nel maggio del 2013 si è tenuta a Methana (30mn dal Pireo, facilmente raggiungibile anche con traghetto)  la prima manifestazione di barche tradizionali. L’evento, sotto l’egida dell’organizzazione del Turismo Greco, della Hellenic Yacht Owners Association  e delle autorità cittadine, ha regalato  tre giorni dove  i visitatori sono stati invitati a esplorare Methana e salire a bordo delle barche. Ci auguriamo che questo boat-show  sia  il primo di molti appuntamenti dedicati alle barche tradizionali dell’Egeo.

Aspettiamo la conferma del nuovo appuntamento  per scoprire le novità nella speranza che qualcosa sia cambiato.

(Methana)