Quinta Tappa

marzo 29, 2012 in Volvo Ocean Race, VOR 2011 - 2012 da admin

Condizioni “diaboliche” per le prime 48 ore

18 marzo 2012 – La quinta tappa della Volvo Ocean Race 2011-12 halasciato oggi Auckland, una località che ha segnato un punto di riferimento importante in termini di pubblico, malgrado la sosta sia stata la più breve dell’intero programma. Il Race Village del Viaduct Harbour è rimasto aperto solo 11 giorni ma ha accolto un numero straordinario di persone, oltre 250.000. E’ stato Team Sanya a condurre la flotta fuori dal golfo di Hauraki e verso le oltre 6.700 migliadella quinta tappa da Aukland a Itajaì (Brasile). Lo skipper Mike Sanderson ha trovato una partenza pressoché perfetta e ha saputo giocare con le correnti e il vento locale, regalando al suo team  la leadership nella regata costiera che ha aperto la frazione che segna la metà del giro del mondo a vela. Alle spalle di Sanya, Abu Dhabi Ocean Racing, PUMA Ocean Racing powered by BERG e quindi Team Telefónica, CAMPER with Emirates Team Zealand e Groupama 4. Malgrado la soddisfazione di lasciare Auckland in prima posizione  Sanderson e anche che tutti gli altri skipper sono già concentrati su quello che li aspetta nelle prossime ore di navigazione, con previsioni che parlano di condizioni impegnative, per non dire molto dure, che costringeranno la flotta a navigare di bolina con mare formato. Secondo il meteorologo della regata Gonzalo Infante un sistema di bassa pressione posizionato a nord est di Auckland si sta intensificando nel suo spostamento verso le acque più fredde dell’oceano pacifico meridionale: “sta creando molto calore e nell’interazione con l’aria fredda che si trova oltre la Nuova Zelanda potrebbe creare venti molto intensi, da 30 fino a 50 o 60 nodi.”

Abu Dhabi sospende la regata e torna ad Auckland

18 marzo 2012, ore 9 – Abu Dhabi Ocean Racing ha sospeso la navigazione e sta tornando ad Auckland a causa di un problema a una paratia (parte strutturale dello scafo) accusato poco dopo la partenza della quinta tappa. “Abu Dhabi conferma di aver sospeso la navigazione e sta tornando ad Auckland per un problema alla paratia” il messaggio ufficiale ricevuto dal team. Nessuno a bordo è ferito, tutto l’equipaggio è sano e salvo. Abu Dhabi è attualmente quinto nella classifica generale ed era stato costretto al ritiro nella prima tappa a causa di un disalberamento.

CAMPER guida la flotta nella tempesta

18 marzo 2012 – Gli ispano/neozelandesi di CAMPER with Emirates Team New Zealand hanno preso la testa della flotta e guidano la battaglia dei sei team contro le brutali condizioni del primo giorno della quinta tappa della Volvo Ocean Race, che ha già fatto la prima vittima con Abu Dhabi costretto a ritornare ad Auckland per effettuare la riparazione a una paratia danneggiata nelle primissime fasi della navigazione. Le condizioni dure causate da una tempesta tropicale nei pressi dell’isola settentrionale della Nuova Zelanda non concedono tregua agli equipaggi che faticano a trovare il ritmo della regata dopo un breve stopover ad Auckland, e le previsioni dicono che la meteo dovrebbe ulteriormente deteriorarsi nelle prossime 24 ore.

Telefónica al comando dopo una notte brutale

19 marzo 2012 – Prime 36 ore durissime per la flotta della Volvo Ocean Race, impegnata nella quinta tappa, da Auckland a Itajaì. Poco dopo aver lasciato Auckland le barche hanno incontrato temporali molto forti con venti intorno ai 40 nodi e onde fino a cinque metri, che hanno provocato i primi danno. I sei team navigano direzione sud-est in un’andatura al traverso molto faticosa. La leadership è stata presa da Telefónica, che guida su CAMPER, Groupama, PUMA, Team Sanya e Abu Dhabi, tornato in gara questa mattina dopo un pitstop tecnico e qualche ora d’attesa per le condizioni meteo brutali. Intanto la direzione di regata modifica la zona di esclusione, per evitare il rischio iceberg.

Condizioni complesse a prua

20 marzo 2012 – L’oceano Pacifico ha finalmente concesso qualche ora di tregua agli equipaggi dopo l’inizio brutale della quinta tappa della Volvo Ocean Race. I team ne approfittano per riposare, effettuare riparazioni e riprendere le forze in vista della prossima fase. A bordo di PUMA i due feriti stanno recuperando. In testa alla flotta Team Telefónica comincia a sentire gli effetti del calo del vento e gli avversari, Groupama e PUMA si avvicinano. Le previsioni meteo dicono che la flotta attraverserà una zona di calma e instabilità prima di tornare ad accelerare, a partire da giovedì quando potranno nuovamente avanzare verso Capo Horn

Cinque in sei miglia, la tappa ricomincia

21 marzo 2012 – Un sistema meteo di alta pressione ha intrappolato gran parte della flotta in una zona di vento debole e, durante la notte quando la brezza superava a malapena i quattro nodi, le distanze fra i cinque team di testa si sono ulteriormente ridotte, dando nel contempo agli inseguitori di Abu Dhabi qualche speranza di poter recuperare sul gruppo che si sta preparando per l’arrivo di un fronte che si muove verso est e una corsa veloce verso Capo Horn. Sebbene a bordo di quasi tutte le barche si siano registrati danni di diversa entità, prontamente riparati nelle ore di calma, la flotta è uscita praticamente intatta dalle prime terribile giornate di regata. E anche gli uomini hanno avuto la possibilità di riposare e di rimettersi in forma.

Sanya rompe un timone, il resto della flotta si prepara a tempi duri

22 marzo 2012 – Mentre Team Sanya sta elaborando la strategia da adottare per rientrare in regata dopo la rottura di un timone, il resto della flotta si prepara ad affrontare una meteo che si preannuncia durissima. La testa della flotta è entrata questa notte nella zona di bassa pressione che la spingerà verso capo Horn e le barche hanno iniziato a volare a volare a velocità superiori ai 20 nodi. In testa rimangono i francesi di Groupama seguiti da CAMPER che ha fatto registrare un’impressionante velocità media di 25,9 nodi nelle ultime tre ore. PUMA è terzo e Telefónica quarto, Abu Dhabi perde qualcosa nella sua rincorsa. Potrebbe cadere il record di percorrenza sulle 24 ore.

Montagne russe al sud

23 marzo 2012 – Il quartetto di testa è ormai entrato appieno nei famigerati “quaranta ruggenti” con condizioni di mare e di vento che mettono a dura prova la resistenza degli scafi e degli uomini. CAMPER ha preso la leadership del quartetto di testa, che corre parallelo alla zona di esclusione dei ghiacci stabilita dagli organizzatori per evitare il rischio iceberg. Groupama insegue mentre Telefónica ha scavalcato PUMA e Abu Dhabi accumula distacco. Intanto Team Sanya sta procedendo verso la Nuova Zelanda, dopo che ieri era stato costretto a fare dietrofront a causa della rottura di un timone. Il team cinese prevede di raggiungere la località di Tauranga, nella baia di Plenty, nei prossimi giorni e sta elaborando un piano che gli permetta di ritornare in regata il prima possibile. “Abbiamo il supporto totale del nostro sponsor, quindi ora dobbiamo valutare le diverse opzioni logistiche e vedere quando riusciremo a tornare in gara. Vogliamo farlo il prima possibile, e la nostra prima priorità è la sicurezza della barca e dell’equipaggio.“ Ha detto lo skipper Mike Sanderson. “Ovviamente l’ideale sarebbe la In-port di Itajaì, ma le possibilità di spedire la barca non sono molte e il fattore tempo è contro di noi.”

Groupama e PUMA in testa, CAMPER verso il Cile

25 marzo 2012 – Mentre i francesi di Grouapma e gli americani di PUMA tengono duro in testa alla flotta, combattendo da molte ore contro vento e mare durissimi, CAMPER conferma di essere costretto a fare un pit-stop in Cile per riparare i danni e Team Telefónica deve rallentare per non rischiare di rompere. Oltre900 migliaalle spalle dei leader Abu Dhabi ha passato il primo waypoint della zona di esclusione, ma è ancora intrappolato nell’alta pressione. Team Sanya ha confermato ufficialmente che ritornerà in regata solo a Miami poiché, sfortunatamente, tutte le opzioni di poter riunirsi alla flotta in Brasile non si sono dimostrate fattibili. Non potendo portare la barca a Itajaì in tempo per la partenza, il team cinese salterà la sesta tappa e riprenderà con la In-Port race di Miami il 19 maggio e la partenza della settima tappa verso Lisbona il 20 maggio.

Il gioco del gatto e del topo

29 marzo 2012 – Mancano meno di ventiquattro ore ai leader di Groupama e PUMA per doppiare il mitico Capo Horn,  i due continuano il loro duello oceanico, e le previsioni parlano dell’arrivo di un nuovo fronte di bassa pressione che li farà volare verso il “mondo alla fine del mondo”. In terza posizione Team Telefónica guarda con qualche preoccupazione al nuovo bollettino meteo, ma continua la sua corsa con cautela verso il pit-stop di Ushuaia mentre CAMPER ha superato la barriera delle 1.500 al porto cileno dove è diretto per le riparazioni e Abu Dhabi resta in quinta posizione a oltre1.447 migliadalla testa.

Photo credits:

Nick Dana/Abu Dhabi Ocean Racing/Volvo Ocean Race

Yann Riou/Groupama Sailing Team/Volvo Ocean Race

Amory Ross/PUMA Ocean Racing/Volvo Ocean Race