Le Isole San Blas

novembre 26, 2011 in Le rotte di GB da admin

I viaggiatori che hanno avuto l’opportunità di visitare le isole della Comarca di Kuna Yala,
meglio conosciute anche come Isole di San Blas, potranno dire che è stata questa sicuramente l’esperienza più significativa del loro soggiorno a Panama.
La bellezza selvaggia della costa lussureggiante, delle isole ornate di palme, delle barriere coralline con l’abbondante vita marina, rendono questi luoghi una destinazione imperdibile per una vacanza di  mare. In particolar modo per gli amanti della vita tranquilla, scandita solo dai ritmi e dai suoni della natura. Le 365 isole di sabbia bianca e cayos, contornate da acque cristalline di color turchese e dal soave ondeggiare delle palme, sono la terra della popolazione indigena dei Kuna.

In questo territorio, l’esigua popolazione tramanda ancora molte tradizioni antichissime, come il coloratissimo vestito  delle donne e le molas, i pannelli di tessuto realizzati a mano dalle donne kuna e considerati i più bei manufatti artigianali di Panama.
La regione della Comarca si estende lungo la costa caraibica di Panama, dalla frontiera della Provincia di Colon fino alla Colombia. La parte della Comarca che si trova sulla terraferma è un luogo completamente isolato dal resto del paese composto una foresta impenetrabile, che non offre molte attrazioni per il visitatore medio. Solo i più avventurosi possono raggiungere la regione via terra percorrendo la strada sconnessa che da El Llano, lungo la Interamericana conduce al villaggio costiero di Cartì da dove poi ci si può imbarcare per l’arcipelago. Ma è sicuramente più semplice, anche se meno affascinante, arrivare a San Blas con i piccoli aerei che in 30 minuti giornalmente collegano Panama a Corazon de Jesus e El Porvenir. Ciò che rende davvero indimenticabile il soggiorno in queste isole è la possibilità di vivere a contatto con la cultura e il modo di vita tipici dei Kuna.

I Kuna sono conosciuti per il loro fastoso artigianato, soprattutto per i particolari tessuti colorati ricamati a mano con una tecnica  di cucitura inversa sovrapponendo strati di stoffa uno sull’altro. Usualmente le molas consistono di disegni geometrici, antropomorfi, mitologici o elementi ispirati dall’ambiente e alla vita quotidiana delle isole, come uccelli o pesci. La maggior parte degli abitanti (sono circa 30.000) vive in una cinquantina di isole in villaggi di capanne, la più grande delle quali è quella collettiva, chiamata la Casa del Congresso. Le altre isolette e lingue di sabbia sono per lo più utilizzate per la coltivazione dei cocchi. Per spostarsi  da un’isola all’altra si usa il “cayuco“, piroga ricavata da un unico tronco. Questi indios vivono in maniera indipendente, hanno infatti avuto il controllo totale sulla regione ottenuto dopo una ribellione all’inizio del secolo scorso (“la Rivoluzione” del 1925). I Kuna vivono ancora oggi secondo le loro leggi e  le loro tradizioni tanto che sembra di realizzare un vero e proprio viaggio nel tempo a soli 30 minuti di volo dalla città di Panama. Quando ci si trova nella regione è quindi importante ricordare che si è ospiti ed  occorre rispettare le loro semplici regole. Una volta sbarcati sulle isole ci si trova immersi in un mondo governato da tradizioni intatte da vari secoli. I “saila”, per esempio, sono le guide spirituali nonché autorità politiche e amministrative della comunità. Questi saggi, che conoscono l’antica religione di Ibeorgun, si esprimono in merito a qualunque questione consultando i “cantores” in grado di rievocare le storie degli antenati.

Le donne sono tenute in grande considerazione. Uno dei principali riti è, per le ragazze, il passaggio dalla pubertà all’adolescenza, l’ inna-nuga. In questa occasione alla giovane è dato un nuovo nome che porterà per il resto della vita. Durante la grande festa, scorrono fiumi di birra e le donne si agghindano con splendidi gioielli d’oro che sfoggiano con grande orgoglio.
Alcune isole offrono sistemazione a terra in resort molto semplici, ma il miglior modo per visitare le San Blas è senz’altro la barca, sia per la sistemazione logistica sia perché gli spostamenti da isola ad isola sono frequenti, dando modo di conoscere gli angoli più nascosti di questo arcipelago.

Molti sono i navigatori, anche italiani, di passaggio in questo arcipelago che fermano qui per una o due stagioni prima di attraversare il canale e andare in Pacifico.
L’isola di El Porvenir,  situata nell’estremo occidentale dell’arcipelago, è la capitale amministrativa del Kuna Yala e sede dell’aeroporto principale. L’isola non è niente di speciale ma da qui è facile imbarcarsi per le isole vicine. C’è comunque l’hotel El Porvenir, per chi decidesse di fermarsi qui per qualche giorno. Sull’ isola c’è anche un museo che contiene informazioni sul Congresso Kuna, una mostra di molas, tinajas (un recipiente per trasportare l’acqua e le piante) ed altre cose della cultura Kuna.
L’isola di Nalunega, il cui nome significa “isole del dentice” prende questo nome per l’abbondanza di pesce delle acque circostanti. Quest’isola, vicina al El Porvenir, detiene il primato dell’hotel più antico e famoso di tutta la regione, l’Hotel San Blas, fondato nel 1972 dall’ottimo cuoco Luis. Merita una visita anche la Casa del Congresso.
L’isola di Wichubwala, situata di fronte a El Porvenir, è un’isola  scarsamente abitata me è altresì  uno dei posti migliori per conoscere i Kuna. Sull’isola c’è uno degli hotel più rinomati, il Kuna Niskua Lodge, davvero bello a due piani ed è costruito in paglia e bambù.

L’isola di Ukuptupu è un’ isola artificiale grande come un campo da basket. Ospitava in passato un istituto di ricerche marine ed è ora trasformato in un piccolo hotel su palafitte dal quale si gode di una meravigliosa vista sul mare.
Passiamo ora a  Cartì.  Con questo nome è individuato  un gruppo di isole e una striscia di costa a sud di El Porvenir dove si trova il paesino di Cartì (cui giunge l’unica strada che attraversa la Comarca). L’isola di Cartì Suitupo, o Isola Granchio, piccola e densamente popolata, è la sede di un ottimo museo sulla cultura Kuna. Qui l’ufficio del turismo organizza escursioni in barca risalendo un fiume nel fitto della foresta di mangrovie popolata da scimmie e pappagalli dalle piume favolose.
La vicina Isla Aguja è davvero un’isola da cartolina, con palme, spiagge dorate e dolci onde ideali per nuotare. Le Isole San Blas godono di un clima eccezionale per tutta la durata dell’anno il che le rende una meta paradisiaca per qualunque stagione.

Testo e foto per gentile concessione di:  www.timonecharter.it